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CYBER-BULLISMO, IL CIRCOLO VIZIOSO |
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Lo studio è stato realizzato in Italia e in alcuni Paesi in via di sviluppo (Brasile, Colombia, India, Turchia) dai ricercatori del Centro QUA_SI/Universiscuola Davide Diamantini e Giulia Mura, ed è stato svolto, per la parte italiana, su 862 studenti di istituti pubblici (sia licei sia istituti Tecnici o scuole medie), di età compresa tra gli 11 e i 19 anni, di cui 51 per cento maschi e 49 per cento femmine, dellarea di Milano e provincia. Per la parte internazionale, il questionario è stato sottoposto a un campione di 623 studenti di Brasile, Colombia, India e Turchia, 58,7 per cento maschi 41,3 per cento femmine, di età compresa tra i 13 ed i 19 anni. Si tratta di un campione di estrazione socio-economica medio/alta, con unalta percentuale di laureati sia tra i padri sia tra le madri. |
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CHE FACCIA HA IL CYBER-BULLISMO |
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IL CONFRONTO ITALIA/ESTERO Uso tecnologia. Il campione italiano ha maggiore accesso alla tecnologia rispetto ai paesi in via di sviluppo presi in considerazione; tutto il campione ha comunque in media accesso a cellulare e internet almeno una volta al giorno. Vittimizzazione. Tranne che per il furto di ID e la pubblicazione di messaggi privati (più frequente nel resto del campione), i ragazzi italiani e quelli di Brasile, Colombia e India riportano simili frequenze nellaver subito aggressioni online. Anche per quanto riguarda la valutazione dellesperienza come più o meno negativa, non ci sono differenze significative. Bullismo. Non si riscontrano grandi differenze tra il campione italiano e quello straniero. L'unico evento significativamente meno frequente è l'esclusione dai forum online, che in Italia non sembrano essere particolarmente diffusi. Per tutti gli altri fenomeni l'andamento è molto simile. Anche la valutazione di tali esperienze è significativamente più positiva nel campione italiano. |
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VALUTAZIONE CYBER-BULLISMO |