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A NATALE LO SHOPPING SI FA ONLINE Tutti pazzi per lo shopping, purché al calduccio. Basta stress da regalo, code interminabili, estenuanti tour de force dell’ultimo minuto: quest’anno il Natale arriva prim, e i regali si fanno online. Sono sempre più numerosi infatti gli italiani che si convertono alle spese natalizie via web, iniziando con grande anticipo rispetto alla tradizionale tabella di marcia, in cerca degli oggetti dei sogni al prezzo migliore e, soprattutto, al riparo dal freddo e dalla calca delle vie dello shopping last minute. Insomma, già a metà novembre il sacco di Babbo Natale si inizia a riempire. |
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A fotografare la tendenza in atto è una ricerca realizzata da Private Outlet, il primo Club privato europeo di shopping online, che conferma i numeri in crescita del popolo di coloro che fa i propri acquisti online: i dati registrano un incremento a due cifre: +14%, un milione in più rispetto al 2009, un aumento che tiene il passo con i numeri registrati in Francia (15%) e Gran Bretagna (8%). |
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Non a caso in cima alle passioni degli italiani che fanno i regali di Natale online ci sono le scarpe (24%), feticcio amatissimo da ambo i sessi. A seguire gli accessori (21%), sempre più indispensabili secondo chi definisce le regole dello stile per ottenere un outfit impeccabile: orologi, borse, valige, cinture, bigiotteria, cappelli e chi più ne ha più ne metta. E poi t-shirts e top (17%) e camice e abiti (14%): sono questi gli articoli più cliccati secondo i dati di Private Outlet. |
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Il loro identikit? Innanzitutto donne: il 60% degli acquirenti su Private Outlet, che nel 2010 ha raggiunto 1 milione di soci in Italia, appartiene all’universo femminile, contro un 40% di uomini che, almeno su internet, si dimostrano i più spendaccioni, con acquisti magari meno assidui, ma più consistenti a livello monetario. La fascia di età è la stessa per entrambi: gli amanti dello shopping online hanno per lo più tra i 25 e 44 anni, cui si aggiunge una sempre crescente frequentazione di 45-54enni entusiasmati delle comodità degli acquisti in Rete. |
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Un dato curioso è la loro provenienza: si tenderebbe infatti a pensare che il maggior numero di soci provenga da piccoli centri, meno vicini ai punti nevralgici dello shopping. Invece il 66% dei soci del Club proviene da grandi centri urbani come Roma, Milano, Torino. Non stupirà comunque sapere che molti shopaholic italiani vivono nelle città del Sud: Cagliari, Catanzaro e Ancona si piazzano al 4°, 5° e 6° posto della top ten. A chiudere la classifica Bologna, Pescara, Venezia e Firenze. |